Essere di Azione Cattolica significa ancora oggi, dopo oltre 150 anni di storia, la bellezza di
vivere con gli altri una profonda esperienza di Chiesa, di comunione, di condivisione, di
amicizia.
La storia della nostra associazione
La storia della nostra associazione sta a testimoniare un dato costante:
nata da gruppi di giovani, si è ben presto aperta agli uomini e alle donne, agli anziani e ai ragazzi. Con lo statuto del 1969, i quattro “rami” hanno dato vita a una sola associazione.
Dire “Azione Cattolica” significa evocare un’ampia tipologia di volti, di età, di storie.
L’AC vive la sua missione nella semplicità della vita di ogni giorno anche se non è sempre facile restare ancorati a un’esistenza che a volte è faticosa, piena di tensioni e di domande.
Uno dei tratti più forti della vocazione laicale è quello di manifestare il legame tra vita e
fede, mondo e Chiesa, particolare e universale: una vita che trae luce dalla fede e una
fede che non perde lo spessore dell’esistenza; una Chiesa che non cammina chiusa in se
stessa, perché sa di dover costruire con tutti ponti di comunione.
L’adesione
Anche le nostre associazioni parrocchiali, come le lontane Società della Gioventù
cattolica italiana, fondata nel 1867 da Mario Fani e Giovanni Acquaderni, e le Gioventù
femminile cattolica italiana di Armida Barelli, sono nate dal desiderio di una persona,
hanno coinvolto tanti altri nomi e ancora oggi chiedono di essere prese in mano da altri
nomi, da persone, disposte a mettersi in gioco con gli altri, ad uscire dall’individualismo, a
vivere con le azioni la fraternità e la carità.
Essere quindi discepoli-missionari, radicati nelle nostre comunità, a fianco dei nostri
sacerdoti per condividere l’impegno e la gioia che viene dall’evangelizzazione, testimoniando la bellezza di essere associazione.La tradizionale festa dell’adesione che l’Ac vive l’8 dicembre, nella festa dell’Immacolata, diventa ogni anno l’occasione per verificare il percorso che ogni associazione sta
seguendo: l’adesione, appunto, di ogni socio al progetto, all’impegno e alle finalità
dell’associazione.
E’ il momento perché ognuno ripensi ai passi in avanti compiuti nella propria formazione,
la graduale capacità di assumersi responsabilità, il dialogo tra generazioni, la disponibilità di lasciarsi interpellare dalle necessità della comunità; tutte sensibilità alle quali la vita associativa ci allena. Ma è anche il momento per dire “grazie” al proprio presidente
parrocchiale, ai tanti che si rendono disponibili perché la vita e la struttura di una grande
associazione possa reggersi nei vari livelli parrocchiale, diocesano e nazionale; è il tempo
per manifestare la gratitudine ai nostri diaconi e sacerdoti assistenti che ci accompagnano con discrezione e rispetto; è il tempo di dire grazie e far sentire il sostegno di tutta l’associazione agli educatori e agli animatori che con il proprio impegno
gratuito e appassionato permettono che la vita di tante persone, possa incontrare la
bellezza del dono della Fede. E’ il momento per tutta la gente di Ac di contribuire anche economicamente come segno di coinvolgimento della persona che non si risparmia, che mette in atto ogni risorsa e
condivide il frutto dei propri sacrifici per mettere il proprio “mi piace”, per riconoscere il
beneficio ricevuto in tante esperienze arricchenti come gli incontri, i campi, le
celebrazioni, i ritiri, le amicizie, affinché tali esperienze possano essere possibili ancora e
anche per altri.
Grazie per ogni “sì”.
Buona festa dell’adesione!
Francesca Zinzani
Presidente Azione Cattolica diocesi di Faenza – Modigliana
